Figura 1: Confronto tra la mappa prodotta da SaferPlaces e l’area allagata in corrispondenza del sottopasso ferroviario in Via Tripoli.

Il cambiamento climatico ha alterato profondamente la nostra percezione degli eventi meteorologici estremi. Un tempo considerati rari, questi fenomeni si verificano ora con allarmante frequenza. La recente bomba d’acqua del 3 agosto, che ha allagato diverse attività nel centro storico di Rimini, ne è una testimonianza evidente. Utilizzando la piattaforma SaferPlaces, è stata effettuata una simulazione modellistica dell’evento, evidenziando le criticità del sistema urbano e suggerendo nuove soluzioni per la gestione delle acque piovane.

Grazie alla tecnologia avanzata di SaferPlaces, è stato possibile riprodurre fedelmente l’evento pluviale che ha messo in ginocchio il cuore di Rimini. La mappa di allagamento generata dalla piattaforma mostra chiaramente le aree più colpite, dove le infrastrutture esistenti non sono riuscite a reggere l’impatto della pioggia torrenziale. La visualizzazione dettagliata, che accompagna questo articolo, evidenzia come l’acqua abbia invaso strade, piazze e edifici, creando disagi significativi per residenti e commercianti. Queste informazioni sono cruciali per comprendere le dinamiche dell’allagamento e per pianificare interventi mirati a prevenire future calamità.

Figura 2: Confronto tra la mappa prodotta da SaferPlaces e l’area allagata lungo Corso D’Augusto, Rimini, il 3 agosto 2024

Negli ultimi anni, eventi che si pensava avvenissero una volta ogni cent’anni stanno diventando sempre più comuni. Rimini ha vissuto situazioni simili nel 2013 e ora nel 2024, segno che il cambiamento climatico sta alterando drasticamente i modelli meteorologici.

Le infrastrutture attuali, in particolare il sistema fognario, non sono progettate per gestire eventi di tale intensità. Questo ha portato a inondazioni improvvise e danni ingenti. La necessità di un adeguamento delle strutture urbane è ormai impellente.

L’evento del 3 agosto ha messo in evidenza l’urgenza di ripensare la morfologia del territorio urbanizzato. È necessario sviluppare un piano di gestione delle acque piovane che minimizzi l’impatto sugli edifici e sulle attività commerciali. Tra le soluzioni esplorabili:

  1. Pianificazione Urbanistica: Adottare nuove regole di pianificazione che considerino i cambiamenti climatici, progettando vasche di accumulo e una nuova regimazione delle acque superficiali che evitino l’accumulo in aree depresse con presenza di edifici .
  2. Infrastrutture Verdi: Implementare soluzioni naturali come tetti verdi, giardini pluviali e pavimentazioni permeabili per assorbire l’acqua in eccesso.
  3. Sistemi di Allarme: Installare sensori e sistemi di allarme per monitorare i livelli d’acqua in tempo reale e avvisare la popolazione in caso di pericolo imminente.
  4. Miglioramento del Sistema Fognario: Dove possibile potenziare le capacità delle fognature esistenti per gestire volumi d’acqua maggiori.

L’evento del 3 agosto ha dimostrato che non possiamo più ignorare la realtà del cambiamento climatico. Grazie alla piattaforma SaferPlaces, abbiamo ora gli strumenti per analizzare e affrontare queste sfide in modo più efficace. Tuttavia, è necessaria una volontà politica e comunitaria per implementare le soluzioni necessarie. Solo così potremo proteggere le nostre città e i nostri cittadini dai futuri eventi estremi.

Ulteriori informazioni disponibili sul sito: www.saferplaces.co